In un episodio-chiave della guerra dei Cent'anni, Giovanna d'Arco espugna Orléans.
Sullo schermo glielo faranno rifare in molti: tra gli altri Caserini, Del Colle e DeMille nel muto, tra il 1908 e il '16 (Maria Caserini, Maria Jacobini e Geraldine Farrar le rispettive protagoniste); nel sonoro, teatralmente Fleming, innamorato pazzo della sua protagonista forse mai così seducente, e quindi tetragono al fatto, già scontato da DeMille con la Farrar, che interpretare la Pulzella a ben più di trent'anni costruisse una situazione non dissimile da quella per cui gli spettatori dovevano credere e accettare che la parte di Giulietta potesse essere sostenuta magnificamente da Norma Shearer, trentaseienne agli ordini di Cukor proprio nel '36... Splendidamente Rivette (Giovanna d'Arco – I. Le battaglie, 1994), dimostrandosi anche il più attento alla fedeltà di ricostruzione storica della remota epoca, e - infine, per ora - in modo spettacolarmente e fragorosamente inutile Besson (Giovanna d'Arco, 1999) affidandosi rispettivamente -e già la scelta delle protagoniste rimarca la distanza siderale di visione tra i due film e i loro autori- a Sandrine Bonnaire e Milla Jovovich.
Ma non tutti se ne occuperanno: Dreyer (La passione di Giovanna d'Arco, 1927) e Bresson (Il processo di Giovanna d'Arco, 1962) saranno più attratti dall'atto estremo, la persecuzione politico-giudiziaria, la vana abiura ritrattata e il supplizio finale. Rossellini si limiterà addirittura al solo rogo filmando appunto nel 1954 Giovanna d'Arco al rogo dall'opera lirica di Claudel e Honegger, dopo averla inscenata teatralmente, portando in giro per l'Italia, l'Europa e, nei progetti, anche il Sudamerica Ingrid come “fenomeno” assimilabile a quello che l'impresario senza nome interpretato da Peter Ustinov fa con Lola Montés nel film di Ophüls... I primitivi, per parte loro, Méliès in testa (Jeann d'Arc: solo1900 ma già non primo), erano troppo forzatamente compendiosi per dettagliare.