Nei tre giorni di violenza istituzionale provocati a «difesa» del G8 di Genova, culminati il 20 nell'uccisione a opera di un carabiniere del manifestante Carlo Giuliani (nato il 14 marzo 1978) e conclusi la notte tra il 21 e il 22 nell'attacco cruento della polizia al centro stampa del Genoa Social Forum, con conseguenti atroci ritorsioni su fermati e sospettati, sia la Rai (dopo un'iniziale inerzia) sia La7 di Gad Lerner sia (in un primo momento) Canale 5 di Enrico Mentana si segnalano per la mole, ancorché confusa, di immagini e di collegamenti.
La vera notizia è però che il cinema italiano ritorna per l'occasione a un impegno di documentazione militante. Scendono in piazza, in vista di un film collettivo (70 minuti) destinato a RaiTre e in attesa di una distribuzione della versione più lunga (100 minuti) nelle sale, 20 troupes e si attivano oltre 30 registi, coordinati da Francesco Maselli: dai veterani Mario Monicelli, Gillo Pontecorvo, Franco Giraldi, Ettore Scola a una bella e varia compagnia composta da Paolo Pietrangeli, Nino Russo, Giuliana Berlinguer, Salvatore Maira, Guido Chiesa (da Roma), Gabriele Salvatores (da Milano), Cristina Comencini, Wilma Labate, Pasquale Scimeca, Ricky Tognazzi, Daniele Segre, Giuliana Gamba, Niccolò Ferrari, Mario Balsani, Fulvio Wetzl, Roberto Giannarelli, Carola Spadoni. Ma a Genova è presente anche il battitore libero Davide Ferrario, che documenta, tra l'altro, la nefasta attività dei poliziotti infiltrati.
22 luglio 2001 - Tra i commenti della stampa estera ai fatti di Genova si segnala quello “cinematografico” del New York Times: «Il G8 è stato un film dell'orrore con effetti speciali: regia di Silvio Berlusconi».
12 agosto 2001 - Al festival di Locarno la proiezione del Videodiario: i giorni del G8, realizzato da 15 giovani cineasti di vari paesi, coordinati da Gabriele Salvatores, crea una serie di polemiche incrociate tra la direttrice Irene Bignardi (accusata di aver chiesto di modificare il primitivo titolo Carlo è vivo e i morti siete voi e di aver eliminato il sonoro) e il videomaker milanese Osvaldo Verri (accusato di aver presentato una versione diversa rispetto a quella concordata, con inserti non previsti e voce-off di tono molto militante). A qualche fischio o mugugno tra i no- global presenti e alle variegate o perplesse reazioni degli addetti ai lavori si aggiunge la provocatoria uscita di Vittorio Sgarbi, sottosegretario ai Beni e Attività Culturali: «Sembra un video governativo, ha fatto molto di più la Rai di Zaccaria».
1 settembre 2001 - Ben due mensili di cinema, sia pure a moderata diffusione, dedicano straordinariamente le loro copertine a un fatto extracinematografico (forse non accadeva dagli anni '50 o, per motivi diversi, dal Sessantotto). Si tratta di Duel (n. 90, agosto-settembre) che opta per il nero assoluto, interrotto solo da due lacrime di sangue (ma all'interno pubblica un ampio fotoservizio sui “fatti di Genova”), e di Filmcritica (supplemento “speciale” per la Mostra di Venezia dal titolo «Questo non è cinema») che contrappone pacifisti dalle mani bianche a poliziotti guerrieri lucasiani e include nel sommario un'icona di Carlo Giuliani (occupandosi ampiamente all'interno del G8, fra testi e testimonianze fotografiche, con tanto di premessa – «La scena del mondo» – del nuovo collaboratore Fausto Bertinotti).
27 settembre 2001 - In una conferenza stampa organizzata dai gruppi di opposizione (Ulivo e Rifondazione comunista) del Senato, Davide Ferrario – non in veste di “regista”, bensì di «cittadino che lavora con le immagini» – presenta un film di 45 minuti, già inviato al comitato d'indagine sul G8 e ora agli atti del Parlamento, che documenta l'esistenza e l'attività a Genova di infiltrati delle forze dell'ordine tra i Black-bloc, a spese dei più pacifici manifestanti.
1 ottobre 2001 - Esce finalmente in edicola, allegata ai quotidiani l'Unità, il manifesto e Liberazione, al prezzo politico di 10.000 lire, una videocassetta molto attesa, già annunciata per il 30 agosto, poi promessa – ma sempre invano (e si temeva il peggio) – per il 27 settembre. Si tratta del video Genova. Per noi. Immagini e testimonianze sui tre giorni del G8, coordinato da Paolo Pietrangeli (esordiente nel 1979 con Bianco e nero, un lungo documentario sul neofascismo, ma ora più noto come regista del Maurizio Costanzo Show) con la collaborazione di Roberto Giannarelli, Wilma Labate e Francesco Martinotti, nonché del Genoa Social Forum, sulla base di riprese effettuate da un pool di no-global videomaker.
16 ottobre 2001 - Al teatro Vittoria di Roma, nel corso della prima Rassegna del documentario di attualità organizzata da Vittoria Amati e interamente dedicata ai temi della globalizzazione e dell'antiglobalizzazione, viene proiettato Moltitudini, nuova versione di Videodiario: i giorni del G8, il video coordinato da Gabriele Salvatores e presentato il 12 agosto – tra contrasti, accuse e censure –al festival di Locarno.
9 novembre 2001 - Esce in edicola, allegata a L'Espresso, la videocassetta (durata appena 50') di Un mondo diverso è possibile, titolo definitivo del film collettivo sul G8 di Genova, ideato e coordinato da Francesco Maselli, prodotto da Mauro Berardi e di cui erano stati annunciati il passaggio su RaiTre e la distribuzione (in versione più lunga) nelle sale. Questo, a futura memoria, l'elenco dei registi che lo hanno diretto: Alfredo Angeli, Giorgio Arlorio, Mario Balsamo, Giuliana Berlinguer, Maurizio Carrassi, Guido Chiesa, Francesca Comencini, Massimo Felisatti, Nicolò Ferrari, Gianfranco Fiore, Massimiliano Franceschini, Andrea Frezza, Giuliana Gamba, Roberto Giannarelli, Franco Giraldi, Wilma Labate, Salvatore Maira, Francesco Martinotti, Francesco Maselli, Mario Monicelli, Paolo Pietrangeli, Gillo Pontecorvo, Nino Russo, Gabriele Salvatores, Massimo Sani, Stefano Scialotti, Pasquale Scimeca, Ettore Scola, Daniele Segre, Carola Spadoni, Sergio Spina, Ricky Tognazzi, Fulvio Wetzl. Mentre hanno aderito all'iniziativa: Francesca Archibugi, Marco Bellocchio, Gioia Benelli, Cristina Comencini, Umberto Contarello, Damiano Damiani, Josée Dayan, Carlo Di Carlo, Marco Tullio Giordana, Emidio Greco, Ugo Gregoretti, Simona Izzo, Carlo Lizzani, Daniele Lucchetti, Luigi Magni, Mario Martone, Michele Placido, Pasquale Pozzessere, Bruno Roberti, Maurizio Sciarra, Gianni Serra, Elda Tattoli, Paolo Taviani, Vittorio Taviani. Indovinare chi manca.
18 maggio 2002 - I drammatici giorni del G8 a Genova sbarcano a Cannes con due film: Bella ciao di Carlo Freccero, Roberto Torelli e Marco Giusti e Carlo Giuliani, ragazzo di Francesca Comencini. Il primo viene proiettato il 18 maggio (al termine, il sottosegretario Vittorio Sgarbi viene fischiato al grido di “fascista” e invitato a lasciare la sala) ed è una sorta di diario di bordo dei tre giorni genovesi realizzato per l'80 per cento da materiale filmato dagli operatori Rai, ma mai mandato in onda dai tg né trasmesso, una volta assemblato, da Fuori orario (passa invece incredibilmente, sia pure a stralci, il 26 maggio su Canale 5). Il secondo – accolto nella selezione ufficiale, nella sezione “Documenti” – viene proiettato il 20 maggio e si incentra su una scrupolosa ricostruzione cronologica di quel tragico 20 luglio 2001.
Da allora sono trascorsi meno di dieci mesi, e sembra già storia.