Si apre la XXV edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e quasi subito esplodono le polemiche.
«L’esperimento di Chiarini [direttore della Mostra dal 1963] procede imperterrito, accentuando austerità e selezione. Gli oppositori gridano alla scandalo, giurano che la tetraggine uccide il Festival. “Due anni di rigorismo l’hanno ridotto in coma, senza mondanità, senza divismo un festival è destinato alla tomba”. […] Ma è sbagliata l’austerity del professor Chiarini; o sono sbagliati la stagione e il luogo scelti, trent’anni fa, dal conte Giuseppe Volpi? La stagione giusta è quella del Festival di Cannes, maggio, quando il clima è energetico, il mistral frizzante. La stagione giusta è quella del Festival di Acapulco: novembre, quando il Messico è splendido, la Sierra esilarante. Ma al Lido l’aria è già marcia d’autunno se non soffia lo scirocco, tira il borin. Non è la stagione giusta. A Cannes la cucina è buona. C’è il bal-musette, ci sono gli spettacoli con le donne nude. Qui c’è un solo night. Lo Chez Vous: vi si esibisce un acrobata in bicicletta. “In compenso organizziamo le tavole rotonde”, imprecano gli oppositori “e siedono tipi zazzeruti che discutono di storiografia e di estetica cinematografica, ma non sanno che il cinema l’ha inventato Charlot con le torte in faccia e Tom Mix coi lazo”. Ciò che è sbagliato, sostengono gli oppositori, non è il Lido, è Chiarini […], è sbagliato preferire le tavole rotonde ai rotondi fianchi delle dive, è sbagliato invitare Muscetta [Carlo, il critico rigorosamente marxista] al posto della Loren. Possedere la mentalità da cineclub, questo è l’imperdonabile errore. Il professor Chiarini […]: “Se volete Liz Taylor, trovate uno che inviti Cleopatra. A me della Taylor non importa niente”». Mino Monicelli, su L'Europeo, dixit!
Per la cronaca – e ci piace ricordarlo –, Mino fu un grande giornalista, celebre quasi come il padre Tomaso, e fratello del regista Mario e del romanziere Furio. Belle famiglie, d'altri tempi.
Con questa puntata – la 365ª, una per ogni giorno dell'anno – si conclude definitivamente L'ALTRA FACCIA DELLE LUNE.
Grazie a chi ha avuto la pazienza di seguirci e magari la voglia di apprezzarci.